martedì 14 ottobre 2008

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Volver di Pedro Almodovar - recensione di Elisa Giulidori - FILM UP

Donne, donne, donne, ancora e solo donne, nessuno come Almodovar sa raccontarle, renderle così affascinati e meravigliose, forti e fragili ad un tempo, generose e spietate. Nell'universo di "Volver" gli uomini sono banditi, solo comparse fugaci, figure evocate dal ricordo. Dopo il cupo e maschile "La mala education" il regista madrileno ritrova la leggerezza, grazie ad un gruppo di meravigliose attrici, ad una storia personale, ma non autobiografica, dove l'unico fantasma realmente presente è quello della madre del regista.

Il film ruota attorno a tre donne dalla vita complessa: Raimunda, sposata con un operaio disoccupato e con una figlia adolescente; sua sorella Sole, timida e paurosa che si guadagna da vivere con un negozio di parrucchiere abusivo e la loro madre, Irene, presumibilmente morta in un incendio insieme al marito. Ma importante è anche la figura di Augustine, la vicina di casa delle ragazze che nella primissima scena è intenta a sistemare la sua tomba, in un cimitero spazzato da un vento fortissimo e incessante, dove moltitudini di donne cercano di sistemare i fiori e pulire le lapidi.

Una scena che pare surreale e invece è realistica, una visione spiazzante della morte, vissuta con naturalezza e serenità. Fin da questa scena si evidenziano i due elementi caratterizzanti dell'intero film: la morte e la visione femminile della vita che contiene l'origine di tutte le cose, il luogo in cui tutto comincia e a cui tutto ritorna.

E' straordinario il modo in cui Almodovar è riuscito, partendo da ricordi personali, ad arrivare a raccontare temi universali, che riescono a toccare le corde più profonde di ognuno di noi. I tagli delle scene, la scelte delle inquadrature, la costruzione dello spazio denotano una capacità registica rara: è talmente bravo che riesce ad emozionare anche solo mostrando la Cruz che lava i piatti. Le sue immagini, sono talmente eloquenti che non hanno mai bisogno di una voce fuori campo per spiegare situazioni o personaggi. Un film da non perdere.

La frase: "E' molto doloroso che una figlia non ami sua madre".

1 commento:

orsina75 ha detto...

Carissimi, è stato stupendo a Firenze. Ringrazio il Signore perché vi ho conosciuti, perché la solitudine mi faceva stare molto male. Oggi si sa che è molto difficile fare delle amicizie, però ho visto che con voi non mi sento piu sola. Grazie di cuore a tutti

…E SE IL NATALE DIVENTASSE DI NUOVO UN EVENTO CHE HA CAMBIATO IL MONDO?

Qualcuno di voi ha detto: “non credo nel Natale”…beh, neanche noi: crediamo in Dio, non nel Natale. Ma festeggiarlo può offrire lo spunto per ricordare in modo speciale il dono di Dio agli uomini, per raccontarlo ai bambini e per donare qualcosa di noi agli altri. Che cosa lo decidiamo noi. Possiamo limitarci al bagnoschiuma alla zia di turno, oppure fare una visita a un amico malato, invitare a pranzo chi è da solo, o fare volontariato anche per un solo giorno dell’anno.

Perché proprio durante le feste di Natale?

Perché siamo sempre così di fretta, così presi da milioni di cose che c’è bisogno di un giorno speciale per tirare il freno a mano e accorgerci degli altri. Possiamo invertire questa tendenza verso il consumismo e l’apparenza, e impegnarci a “spendere meno, dare di più, amare tutti e adorare pienamente”, come suggerisce il progetto Advent Conspiracy.

Il dono di Dio a noi è stato una relazione costruita sull’amore. Per questo crediamo che il Natale dovrebbe essere un momento per amare i vostri vicini e la vostra famiglia. Il TEMPO è il vero regalo che il Natale ci offre, e purtroppo non lo possiamo trovare in vendita nel centro commerciale. Tempo di scrivere una lettera a tua madre. Tempo di portare i bambini sullo slittino. Tempo di cucinare qualcosa per qualcuno. Tempo di rendere l’amore visibile con i fatti.

Molto meglio che comprare il solito regalo sbagliato, no? Hai bisogno di qualche idea per ispirarti? Clicca qua sotto e guarda cosa hanno fatto diverse persone in tutto il mondo per donare qualcosa di loro durante l’avvento.

www.adventconspiracy.org

http://www.youtube.com/watch?v=eVqqj1v-ZBU

ADOZIONI: A MAGGIO IL CONSIGLIO D’EUROPA DARA’ VIA LIBERA AI SINGLE

I single potranno avere il diritto di adottare un bambino e tutti gli Stati europei dovranno modificare le loro leggi nazionali per adattarle a questo principio. Tutto questo accadrà a maggio, quando il Consiglio d’Europa approverà il nuovo testo della Convenzione europea sull’adozione di minori.

È quanto Maud de Boer-Buquicchio, vice segretario generale del Consiglio d’Europa, ha anticipato alla testata Vita.it Magazine. “La Convenzione attualmente in vigore” dice il testo del Consiglio “risale al 1967, dopo quarant’anni bisognava tener conto dei cambiamenti che si sono verificati all’interno della società. Per questo la nuova Convenzione estende la possibilità di adottare anche ai single e alle coppie eterosessuali non sposate”.

Il vice segretario parla in modo esplicito anche dell’obbligatorietà per gli Stati nazionali di recepire questa indicazione: “Quello dei single è un diritto pieno, e gli Stati saranno obbligati a modificare le loro leggi”.

L’Italia stessa sarà coinvolta da questo processo, visto che la legge che regola le adozioni, la 149 del 2001, consente l’adozione solo ai coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni.