È
Un futuro ipotecato dai Boomer
Nessuno vuole trovare delle scusanti per chi a 35 anni si fa ancora stirare le camice da mammà, ma la sociologia ha scoperto che qualche attenuante è dovuta anche a loro: provateci voi ad essere nati da quella generazione di sessantottini che aveva tentato di cambiare il mondo. Difficile reggere il confronto. Come se non bastasse, i Boomer (così sono detti i nati tra il 1946 e il ’65), dopo aver vissuto la propria vita covando rosee aspettative per il futuro sull’onda del boom economico, hanno lasciato il conto da pagare ai propri figli: così i trentenni di oggi si sono ritrovati già negli anni ’90 schiacciati da un debito pubblico incolmabile che non avevano in nessun modo contribuito a creare.
Circostanze già evidenziate da Tommaso Pellizzari nel suo libro “Trenta senza lode”: paragonando la quotidianità dei Boomer e quella dei trentenni di oggi si vede che mentre i primi non avevano preoccupazioni economiche e potevano per questo concentrarsi sul loro futuro, mettendosi in gioco e sperimentando nuove vie di realizzazione, i secondi sono invece afflitti dal pensiero del domani e vivono per questo solo il presente, evitando di fare progetti a lunga scadenza. I Boomer – sostiene Pellizzari - sono cresciuti nella convinzione di avere un ruolo fondamentale nella storia, i trentenni di oggi, invece, difficilmente credono che potranno avere successo e, poiché per loro il futuro rappresenta una minaccia, preferiscono vivere fino in fondo il presente.
Ed in effetti non c’è di che stare allegri. Secondo una recente ricerca svolta dal prof. Rosina, dell’Istituto di Demografia della Cattolica di Milano, i giovani italiani risultano avere il minor peso elettorale di tutta Europa, vantano i più bassi livelli di scolarizzazione e occupazione e salari tra i più miseri. Non ci sono dubbi: «In Europa i giovani italiani sono quelli che contano meno dal punto di vista sociale, economico, demografico e politico». Con buona pace dei sessantottini di successo incollati alle proprie poltrone.
Blogga che ti passa
Di fronte alle avversità, però, c’è chi è ancora in grado di riderci sopra. In un momento in cui ognuno ha la sua opinione sui trentenni, i trentenni stessi prendono in mano la situazione decidendo di raccontarsi: così in rete fioccano i blog dedicati a questa generazione incompresa. I toni sono tra i più diversi: ci sono i CinicamenteTrentenni che pur essendo laureati e felicemente sposati si sentono ancora in bilico e ci sono poi i TrentaSenza, che, senza troppe ipocrisie, raccontano in maniera ironica la vita un po’ frivola e talvolta rassegnata dei trentenni di oggi “Senza identità. Senza riferimenti. Senza partner. Senza maturità. Senza direzione. Senza posto fisso. Senza cultura. Senza sostanza. Senza palle. Senza speranza. La "generazione senza" si descrive senza peli sulla lingua”.
E voi, ventenni o adulti avviati sulla via dei trenta, cosa ne pensate? Non esistono attenuanti per un certo modo di comportarsi dei trentenni di oggi o la situazione economica e sociale è tale da generare una sfiducia che si riflette sul modo di vivere la vita? Se siete o conoscete trentenni inguaribili ragazzini, fate sentire la vostra voce!
1 commento:
Voglio rispondere a chi ha detto che siamo sfortunati.
Dopo che mi sono documentata, ho capito che le copie si classificano in due categorie:
1. Compagni d' anima:
Questi sono affini nelle cose che fanno e nel carattere.
Possono avere alti e bassi lungo il percorso.
Con impegno possono essere comunque felici.
2. Compagni Spirituali:
Sono perfettamente affini nelle cose che fanno e sentono.
I miei zii, per esempio, quando devono decidere qualcosa sono sempre d' accordo perchè Dio ha dato loro previa comunicazione. E' bellissimo! Sono perfettamente sincronizzati. E' incredibile!
Sono copie felici ed hanno un aspetto radiante!
Per avere questo dono pero, bisogna aspettare l' intervento di Dio (chi può aiutare l' Omnipotente?) quindi non bisogna farsi prendere dalla fretta, perchè la fretta viene dal maligno, che vuole farci sbagliare.
Si presenteranno molti 'socia' di questo compagno/a, ma se siamo in preghiera Dio ci aprirà gli occhi.
Ogni cristiano dovrebbe ambire ad appartenere alla seconda categoria di copia, ed è per questo che noi abbiamo deciso di essere single, ma nonsolosingle nel fra tempo ci divertiamo e facciamo molte cose.
Siamo felici perchè consapevoli di essere amati da Dio.
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